Pet therapy a cavallo nove destrieri che trasformano la vita di molte persone

A trasformare profondamente la vita di adulti, bambini e anziani non sono soltanto cani e gatti, ma anche i cavalli. In un nuovo centro immerso nella natura, splendidi esemplari appositamente addestrati per la PET Therapy stanno realmente rivoluzionando il benessere di numerose persone che convivono, ad esempio, con autismo, ansia, disabilità motorie o traumi emotivi.

Che cos’è la pet therapy

Il termine più appropriato per indicare la pet therapy è IAA, ovvero Interventi Assistiti con gli Animali. Si tratta di un approccio terapeutico riconosciuto anche dal Ministero della Salute, in cui animali come cani, asini e cavalli vengono affiancati a terapeuti e operatori specializzati per favorire processi di cura, riabilitazione e anche di educazione.

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Nel caso specifico dei cavalli, si parla di ippoterapia o equine assisted therapy. Generalmente, il lavoro si svolge prevalentemente da terra: non è necessario montare in sella, poiché l’interazione diretta con l’animale è già in grado di suscitare risposte emotive profonde e di migliorare la consapevolezza corporea.

Questa esperienza stimola l’attenzione, rafforza l’autostima e favorisce il benessere psicologico. Il cavallo, infatti, non giudica e non pone aspettative, offrendo così un ambiente privo di pressioni. Quando il paziente entra in relazione con l’animale, si crea un legame autentico che va oltre le parole, permettendo una comunicazione diretta e sincera, fatta di emozioni e gesti.

Chi trae beneficio

Nei centri specializzati operano quotidianamente neuropsichiatri infantili, educatori e terapisti che collaborano strettamente con operatori equestri. I percorsi sono rivolti principalmente a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, che attraverso la relazione con il cavallo riescono a migliorare la comunicazione non verbale e la gestione delle emozioni.

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I corsi sono indicati anche per persone con disabilità motorie, che lavorano sull’equilibrio, sulla percezione corporea e sulla coordinazione. Allo stesso modo, anche adulti che soffrono di ansia, depressione o disturbo post-traumatico trovano nel cavallo una presenza rassicurante e terapeutica.

Questi percorsi risultano particolarmente utili anche per persone affette da demenza, che spesso, dopo le sedute con i cavalli, mostrano maggiore lucidità e serenità. Vediamo ora nel dettaglio come si svolge una seduta di pet therapy con i cavalli e perché questa esperienza si rivela così benefica.

Come funziona la seduta

Esistono diverse modalità per svolgere una seduta di pet therapy, ma generalmente una sessione dura tra i 30 e i 60 minuti e si svolge in condizioni di massima sicurezza. I cavalli coinvolti sono abituati al contatto umano e non rappresentano un pericolo né per se stessi né per le persone coinvolte.

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Dopo l’accoglienza, il paziente entra subito in relazione con l’animale: lo osserva, lo accarezza e lo accompagna in brevi percorsi. In alcuni casi è possibile anche salire in sella, ma non è indispensabile, poiché già il semplice contatto fisico con il cavallo produce effetti benefici. Tutto il percorso è costantemente supervisionato da un’équipe di professionisti qualificati.

È fondamentale che il team sia altamente formato, poiché l’obiettivo non è insegnare a cavalcare, ma lavorare sulla relazione, sull’emotività e sulle capacità residue della persona. Per questo motivo, sono necessarie competenze specifiche che permettano di guidare il paziente nel percorso terapeutico in modo efficace e sicuro.

Cosa dice la scienza

Numerose ricerche scientifiche hanno confermato l’efficacia della terapia assistita con i cavalli. Secondo diversi studi, i bambini con autismo che partecipano regolarmente a queste sessioni mostrano miglioramenti significativi nell’umore, nell’interazione sociale e nella regolazione delle emozioni. Altre ricerche hanno evidenziato come il contatto con il cavallo contribuisca a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

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La diminuzione del cortisolo e l’aumento dell’ossitocina, l’ormone legato alla calma e al senso di sicurezza, testimoniano i benefici fisiologici di questa terapia. Il rapporto tra uomo e cavallo, antico e istintivo, sta oggi riscoprendo tutto il suo potenziale terapeutico grazie alle moderne conoscenze scientifiche.

In un’epoca caratterizzata da ritmi frenetici e stress diffuso, il contatto con un animale così maestoso e al tempo stesso docile può realmente trasformare il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. La pet therapy, soprattutto quella con i cavalli, si rivela quindi una risorsa preziosa e altamente consigliata per il benessere psicofisico di persone di tutte le età.

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