Tutto ciò che esiste è destinato a ritornare nel ciclo della natura, un principio che trova piena applicazione anche nell’ambito del giardinaggio e dell’orto. Qui, gli scarti di verdure e altri residui vegetali possono essere riutilizzati in molteplici modi, consentendoci di produrre un materiale prezioso: il compost, ideale per nutrire la maggior parte delle piante coltivate nell’orto.
Fertilizzazione naturale
Da millenni, sia su piccola che su larga scala, il riciclo di materiali vegetali e scarti alimentari riveste un ruolo fondamentale nella coltivazione. Questi elementi, trasformati in fertilizzanti o concimi, arricchiscono il terreno e favoriscono la crescita sana delle piante. Il concime, infatti, migliora la struttura e la fertilità del suolo, mentre il fertilizzante agisce direttamente sulle piante, sostenendone lo sviluppo e la resistenza.

Non sorprende che, fino all’avvento dei fertilizzanti chimici, le popolazioni che conoscevano a fondo la natura organica del terreno abbiano ottenuto raccolti più abbondanti e resistenti. Questo perché sia le piante che il substrato traggono beneficio dall’apporto di composti organici. Nel contesto dell’orto, è importante ricordare quanto sia vantaggioso arricchire il terreno con questi materiali.
Dall’acqua di cottura delle verdure fino alla produzione di compost domestico, oggi è sempre più diffusa la pratica di creare un ambiente ricco di sostanze nutritive utilizzando semplici strumenti e un contenitore apposito, come un bidone dedicato o adattato allo scopo, in cui conferire gli scarti vegetali della cucina.
Creare un compost
Per realizzare il compost si può acquistare una compostiera oppure utilizzare un cassone in legno capiente e profondo, o ancora un contenitore in plastica: l’importante è che sia ben chiuso ma dotato di fori per la ventilazione, altrimenti gli scarti rischiano di marcire e fermentare eccessivamente, vanificando il processo e generando cattivi odori.

Nel compost si possono inserire la maggior parte degli scarti vegetali: bucce di frutta come banane, mele, pere o agrumi, foglie secche, rametti spezzati, evitando però parti di piante malate o infestate da parassiti. Anche il pane raffermo, sminuzzato in piccoli pezzi, favorisce il processo di compostaggio, così come l’erba tagliata, piccoli frammenti di carta e cartone e gusci d’uovo.
I fondi di tè e caffè sono particolarmente indicati perché ricchi di azoto, elemento essenziale per il compostaggio. Per ottenere un buon compost, si parte da un po’ di terriccio a cui si aggiungono gli scarti selezionati; il tutto va mantenuto leggermente umido e mescolato almeno ogni 2-3 mesi per favorire una decomposizione uniforme.
Istruzioni per il compost
La compostiera va posizionata in un luogo riparato dal sole diretto e non troppo esposto al vento; per motivi estetici e pratici, è preferibile collocarla in una zona appartata ma ben ventilata. È fondamentale cercare di bilanciare i diversi materiali inseriti, alternando scarti umidi e secchi per favorire il corretto processo di compostaggio.

La base del compost deve essere costituita dal terreno, anche quello già utilizzato va bene. Se si inizia da zero, è consigliabile disporre sul fondo una buona quantità di rami secchi e foglie, per migliorare la circolazione dell’ossigeno e facilitare la decomposizione. Il contenuto va mantenuto leggermente umido, evitando ristagni d’acqua.
Almeno ogni tre mesi il materiale va rivoltato e, se necessario, inumidito leggermente, senza esagerare con l’acqua per non rischiare di ottenere un composto troppo bagnato e maleodorante.
Un compost di qualità deve risultare friabile, privo di pezzi troppo grandi e leggermente umido, ma mai secco.
Come usare il compost
Il compost maturo può essere aggiunto al terreno sia dell’orto che del giardino: un buon compost è ricco di minerali fondamentali come azoto e carbonio, che costituiscono la base di ogni compost efficace, oltre a potassio, magnesio e calcio, utili per integrare e arricchire il suolo.

Non esiste una quantità standard di compost da utilizzare: in media si consiglia di distribuire tra 2 e 5 kg per ogni metro quadro di orto, ma la quantità può variare in base alle esigenze delle diverse colture. Generalmente, è opportuno incorporare il compost nel terreno alcune settimane prima della semina o del trapianto delle nuove piante.
La produzione e l’utilizzo del compost rappresentano una scelta estremamente sostenibile: oltre a ridurre la quantità di rifiuti organici, si contribuisce ad arricchire il terreno con sostanze che favoriscono la crescita delle piante e ne rafforzano la resistenza contro parassiti e malattie, offrendo così una base solida e naturale per un orto sano e produttivo.