Come rimuovere il tartaro rapidamente con un rimedio naturale approvato dai dentisti

Un sorriso luminoso e denti bianchi, accompagnati da un alito sempre fresco, rappresentano il sogno di moltissime persone, sia uomini che donne. Tuttavia, placca, carie e tartaro sono nemici sempre in agguato. Invece di investire continuamente in dentifrici e collutori costosi, esiste un rimedio naturale, approvato anche dai dentisti, che permette di eliminare il tartaro in pochi minuti. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Che cos’è il tartaro e perché si forma

Il tartaro si manifesta come un deposito di colore giallo, marrone o grigio scuro sui denti. Può accumularsi sia sopra il margine gengivale, dove è visibile e viene definito tartaro sopragengivale, sia all’interno del solco gengivale, dove prende il nome di tartaro sottogengivale e risulta invisibile a occhio nudo.

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La formazione del tartaro è spesso legata a una scarsa igiene orale: se i denti non vengono lavati regolarmente e in modo accurato, i residui di cibo rimangono sulla superficie dentale e vengono attaccati dai batteri. Questi batteri producono una pellicola biancastra, la placca, che se non rimossa tempestivamente si indurisce e si trasforma in tartaro.

Il tartaro, una volta formato, è molto difficile da eliminare con il semplice spazzolino o con il filo interdentale. Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi periodicamente a una pulizia professionale dal dentista, a meno che non si ricorra a questo potente rimedio naturale che, in pochi minuti, aiuta a rimuovere il tartaro in modo efficace. Vediamo di cosa si tratta.

Cosa succede se non si rimuove il tartaro?

Come abbiamo visto, il tartaro è un deposito di colore giallo, marrone o grigio scuro che si forma sui denti a causa di una cattiva igiene orale. Si tratta di placca non rimossa che, con il tempo, si solidifica sopra il margine gengivale o all’interno del solco gengivale, diventando difficile da eliminare senza l’intervento di un professionista.

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Per eliminare il tartaro non basta utilizzare spazzolino e filo interdentale: è necessario rivolgersi al dentista per una seduta di igiene orale professionale. Questo è fondamentale perché un eccesso di tartaro può compromettere seriamente la salute della bocca, causando problemi anche gravi e fastidiosi, come l’alitosi.

L’alito cattivo è spesso fonte di disagio e imbarazzo, ma il tartaro può anche favorire la comparsa di carie e gengivite, un’infiammazione delle gengive che si manifesta con sanguinamento e arrossamento. Se trascurata, la gengivite può evolvere in parodontite e, nei casi più gravi, portare persino alla perdita dei denti.

Trattamento naturale per il tartaro

Eliminare completamente il tartaro con rimedi naturali non è possibile, poiché una volta calcificato aderisce saldamente ai denti e può causare alitosi, gengiviti e carie. Tuttavia, è possibile ammorbidire il tartaro e migliorare la salute del cavo orale utilizzando ingredienti naturali come l’olio di sesamo, che ha proprietà disinfettanti, l’olio di girasole, che aiuta a pulire a fondo i denti, e il bicarbonato di sodio, noto per la sua capacità di rimuovere la placca.

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Questi rimedi contribuiscono a neutralizzare gli acidi dannosi responsabili della formazione della placca e, successivamente, del tartaro. Tuttavia, più che intervenire quando il tartaro è già presente, è preferibile prevenirne la formazione attraverso una corretta igiene orale: spazzolare accuratamente i denti, utilizzare il filo interdentale e lo scovolino, e praticare risciacqui con olio di sesamo o di girasole.

Per una rimozione efficace del tartaro già formato, è indispensabile sottoporsi a una pulizia professionale dal dentista, chiamata ablazione del tartaro. Questa procedura prevede l’utilizzo di uno strumento specifico, l’ablatore, dotato di una punta metallica che vibra grazie agli ultrasuoni, eliminando anche il tartaro più resistente. È consigliabile ripetere questo trattamento periodicamente per mantenere la bocca sana.

Conclusione

Il tartaro rappresenta un problema molto diffuso, causato principalmente da una scarsa igiene orale. Quando i denti non vengono lavati correttamente o con la giusta frequenza, i residui alimentari vengono attaccati dai batteri, che formano la placca. Se questa non viene rimossa, si trasforma in tartaro.

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Il tartaro è duro, antiestetico e può essere causa di numerosi disturbi, tra cui ascessi, gengiviti, carie e alitosi. Sebbene sia possibile ammorbidirlo con rimedi naturali come l’olio di sesamo, l’olio di girasole o il bicarbonato di sodio, la sua completa eliminazione richiede l’intervento del dentista.

La pulizia professionale dei denti, da effettuare idealmente ogni sei mesi, consente di rimuovere il tartaro attraverso la cosiddetta ablazione, una procedura che elimina anche i depositi più ostinati e di colore giallo, marrone o grigio scuro, prevenendo così problemi seri alla salute orale. Per questo motivo, è fondamentale prendersi cura quotidianamente della propria igiene orale.

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